Michele VIII Paleologo era determinato a rafforzare l’unione delle Chiese, a cui aveva acconsentito nel Concilio di Lione (1274), allo scopo di ottenere il supporto politico del Papa nei confronti dell’Impero bizantino, che si era da poco risollevato dall’occupazione latina gravemente indebolito. L’imperatore represse l’opposizione alla falsa unione con severità e, su consiglio del Patriarca Giovanni Bekkos, si rivoltò contro i monaci dei quali era stato difensore sino a quel tempo. Egli mandò soldati al monte Athos, la roccaforte dell’Ortodossia e centro di resistenza a queste sue manovre politiche, con l’ordine di non astenersi dallo spargimento del sangue di fronte a qualsiasi opposizione.
A quel tempo, c’era un anziano asceta vicino al monastero di Zografu; la sua regola (di preghiera) era di recitare l’Akathisto allaVergine diverse volte al giorno. Un giorno mentre gli uomini dell’Imperatore erano in cammino per il monastero di Zografu, la Vergine Theotokos rispose alle salutazioni che il monaco era solito rivolgerle. Essa gli disse che i nemici di Cristo si stavano avvicinando e gli chiese di andare e di avvertire il Monastero, cosicché coloro che avevano raggiunto la maturità spirituale potessero preparasi al martirio. Sentendo queste notizie, molti dei monaci fuggirono dalla Montagna, ma ventisei di essi trovarono rifugio nella torre del monastero, Dio aveva chiaramente mostrato loro che era giunto il tempo di afferrare la corona del martirio. Le lusinghe e i sofismi usati dai latinizzatori per convincerli ad abbracciare la falsa unione non fecero effetto su di loro; i Santi rimasero fermi nella confessione di Cristo come unico Capo della Chiesa, e gli davano gloria mentre i soldati appiccavano fuoco alla torre.

Questi sono i loro nomi: Tommaso l’Abate, Barsanufio, Cirillo, Michele, Simone, Ilarione, i due chiamati Giacomo, Giobbe, Cipriano, Sava, Martiniano, Cosmas, Sergio, Mena, Joasaf, Ioannichio, Paolo, Antonio, Eutimio, Domezio, Partenio e quattro laici.

Per le loro preghiere, Signore Gesù Cristo Dio nostro, abbi misericordia di noi e salvaci. Amin.




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