Maurizio Tiberio fu imperatore bizantino dal 582 alla sua morte. Egli viene tradizionalmente ritenuto l'autore del trattato militare Strategikon, che viene considerato negli ambienti militari come la prima ed unica teoria sofisticata sull'impiego combinato di diverse tipologie di soldato, prima della seconda guerra mondiale. Il regno di Maurizio venne funestato da guerre praticamente incessanti su tutti i confini e, nonostante le sue eccellenti qualità di regnante, egli poté prevenire solo temporaneamente la disintegrazione del grande impero di Giustiniano. Ad ovest riorganizzò i domini bizantini in Italia ed Africa come esarcati, presiediuti da governatori militari detti appunto esarchi. La riforma nei territori italiani risale all'anno 585, quando li ripartì in sette distretti, strettamente controllati e governati dall'esarca di Ravenna, Smaragdo, al suo primo mandato. Poco dopo la sua ascesa, interferì con successo nella guerra di successione Persiana e conquistò l'Armenia. Ma le province dei Balcani furono completamente devastate dagli Slavi durante il suo regno e non si ripresero più. Gli Slavi penetrarono fino al Peloponneso, e diverse campagne, di successo ma logoranti, dovettero essere dirette contro di loro. Maurizio venne ucciso nel 602, con i suoi sei figli, a seguito di un ammutinamento dell'esercito bizantino, i cui mercenari si rifiutarono di combattere ancora nelle terre desolate del Danubio. Gli successe Foca. In alcuni sinassari il “pio imperatore bizantino Maurizio” viene commemorato al 28 novembre.




Tornare

PayPal