San Teodoro nacque a Costantinopoli nel 759 e dopo un ciclo completo di studi, si ritirò nel 781, all'età di 22, nel Monastero di Sakkoudion in Bitinia, sotto la direzione dello zio Platone. Fu ordinato diacono e poi sacerdote dal patriarca Tarasio e nel 794, alla morte dello zio, ne prese il posto diventando igumeno del monastero di Sakkoudion. Esiliato nel 797 a Tessalonica per aver protestato contro l'adulterio dell'imperatore Costantino VII Porfirogenito, fu richiamato dall'imperatrice Irene.

Le incursioni arabe del 798-799 lo costrinsero ad abbandonare Sakkoudion e a rifugiarsi all'interno delle mura della Capitale, nel Monastero di Studion, così chiamato dal nome del console romano Studius che lo aveva fondato nel 463. Per questo il Santo porta il nome di Studita.

Esiliato una seconda volta nel 809, dall'imperatore Niceforo I per averlo ripreso sempre in materia di adulterio, fu richiamato di nuovo nel 811. Ha sofferto l'esilio per la terza volta per la sua difesa delle Sante Icone, sotto l'imperatore iconoclasta Leone l'Armeno (815-821).

Morì nell'826, dopo aver degnamente sofferto e combattuto per la vera fede, lasciando una costituzione monastica, alcune catechesi, e numerose composizioni innografiche pieno di compunzione. Il suo corpo fu traslato al monastero di Studion nell'844.




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