Larga diffusione ebbe in Oriente il culto dei santi coniugi Timoteo e Maura, martiri nell’Alto Egitto durante la persecuzione del prefetto Arriano. Sono purtroppo assai scarse le notizie certe sulla loro vita terrena. Timoteo era lettore della chiesa di Panapeis nei pressi di Antinoe, mentre sua moglie Maura era un’appassionata studiosa della Sacra Scrittura. Dopo soli venti giorni di matrimonio Timoteo venne portato dinnanzi al governatore e gli fu ingiunto di consegnare i libri sacri in suo possesso, ma egli rifiutò. Anche Maura non accettò il sopruso e si dichiarò piuttosto pronta a morire con il marito. Per entrambi giunse così il momento del martirio, subito presso Antinoe in Tebaide verso l’anno 286. Gli Atti della loro passione narrano inverosimilmente che Timoteo sia stato torturato alle orecchie con attrezzi incandescenti, mentre alla moglie sarebbero stati strappati i capelli. Ambo i coniugi furono poi inchiodati ad un muro, al quale rimasero appesi per ben nove giorni.
† Antinoe, Alto Egitto, 286 circa
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